L’autore incontra il pubblico per parlare dei conflitti sopiti, tutti segnali di un problema strutturale imputabile alla fase finale di un sistema economico e geopolitico costituitosi dopo il 1989. Oggi è in discussione il modello a guida statunitense. Lo scontro è tra l’asse occidentale diretto dagli USA, che vuole perseverare con l’attuale ordine mondiale, e il multilateralismo sostenuto da Cina e Russia. Il punto di rottura o d’incontro che determinerà il futuro delle relazioni internazionali è determinato proprio da queste due alternative: l’accettazione di un mondo multipolare da parte degli USA o l’intenzione di mantenere un ordine unipolare. Le guerre che si stanno riaccendendo in ogni quadrante sono un sintomo evidente di tale violenta contrapposizione.